giovedì 13 febbraio 2014

Li Na si racconta: "Il tennis è solo un gioco"

A quasi 32 anni Li Na conquista il suo secondo Grande Slam e non sembra intenzionata a fermarsi. Questa settimana raggiungerà la seconda posizione in classifica scavalcando Victoria Azarenka: impossibile non pensare che sarà una delle protagoniste di questa stagione.

Ce ne ha parlato Chris Evert, ex numero 1 del mondo e vincitore di 18 grandi slam, che ha la vorato come commentatore agli Austrlian Open per ESPN:

Quanto è importante Li Na per il tennis ?
Mi piace quando commento le sue partite, perché posso passare un'ora raccontando la sua storia, della Cina, dei suoi tatuaggi, della sua educazione. La cosa veramente interessante che ho letto sul suo passato è il pessimo rapporto che aveva col suo allenatore in Cina. Non ha mai ricevuto un complimento. Su questo Carlos Rodriguez ha dovuto lavorare molto, in realtà, facendola arrivare ad avere più fiducia e consapevolezza nel suo gioco. Ma la sua storia è davvero ammirevole, non so quante persone potrebbero resistere ad un governo comunista, è sicuramente un esempio unico per il tennis.
Il suo allenatore, Carlos Rodriguez ha fatto un ottimo lavoro, non ti sembra?
Sì, qui (indicando la testa). Ricordate, allenava Justine Henin, e penso che fosse altrettanto difficile. Lui potrebbe diventare uno psicologo senza nemmeno dover  studiare.
La Li Na di oggi è la migliore di sempre?
Sì. Si vede che ha lavorato molto per sistemare i punti deboli, in particolare il servizio. Alla battuta si nota che sta lanciando la palla più alta e utilizza di più le gambe. Penso che il suo servizio e venire a rete siano le due cose su cui ha lavorato di più. E 'fantastico, over 30 e sta ancora lavorando per migliorare il suo gioco, penso che sia molto stimolante.

Molto più cauta si dimostra invece la stessa Li Na che afferma: "Io non credo che questo sia il momento migliore della mia carriera. L'anno è solo all'inizio, ci sono ancora dieci mesi alla fine della stagione”. Ma non può nascondere l’ottimismo: “il futuro può essere migliore, sono fiduciosa di poter ancora fare bene, quindi voglio dimostrare quello che so fare”
Alla base di questo ottimismo c’è una maturazione che la cinese ha percepito dopo la vittoria di Melbourne, provando sensazioni e stimoli molto diversi da quelle del suo primo successo Slam tre anni fa: “E' molto, molto diverso", ha detto. "mi sento meglio rispetto la mia prima grande vittoria a Parigi. Dopo Melbourne non mi sono sentita eccitata, come la prima volta. Sono molto più consapevole di ciò che è successo e mi sento più rilassata."

Insomma Li Na non crede che aver superato i 30 anni possa essere uno svantaggio, anzi: "Quando si raggiungono i 30 le persone dicono che sei vecchio. Io invece sono davvero felice perché ora sono in buona salute e mi sento più forte di prima”.
"L'età non significa nulla. E 'una questione di come la gestisci. Con l'età si ottiene molta più esperienza che può fare la differenza”
"Mi prendo cura di me stessa, come potete vedere non ho mai avuto lesioni! Tranne quando sono caduta, altrimenti non ho mai avuto un infortunio”.
"Ho imparato come fare le cose per evitare infortuni. Ho imparato molte cose, per esempio che cosa devo mangiare e cosa non posso mangiare. Io non voglio perdere energia. Ad esempio mi piace il cibo piccante, ma durante un torneo non lo mangio perché non è sempre un bene per lo stomaco. Non mi piace molto la pasta, ma la mangio spesso perché dà più energia."

Questa settimana la cinese sarà impegnata nel torneo di Doha ed è un torneo che alla Li Na piace particolarmente ma che presenta un tabellone ostico: "Posso sentire la pressione, ma devo trovare un modo per calmarmi" ha detto.

"Anche solo venendo qui mi ripetevo non pensarci troppo. Il tennis è solo un gioco, quindi non mettere troppa pressione su di te."